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Il podcast delle Edizioni E/O

Vagabondi

Arriva “Vagabondi”, il podcast delle Edizioni E/O che parla di libri erranti per lettori curiosi. Dal 23 aprile su tutte le piattaforme.

Valérie Perrin

Scopri i libri di Valérie Perrin, una delle autrici più amate dai lettori di tutto il mondo.

Giorgia Lepore

Vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco 2025

Giorgia Lepore, con il suo romanzo Forse è così che si diventa uomini, ha vinto il Premio Scerbanenco 2025.

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I libri di Elena Ferrante

Elena Ferrante
L'amica geniale
2011, pp. 336, € 22,00
Care lettrici, cari lettori, provate a leggere questo libro e vorrete che non finisca mai...

Elena Ferrante
Storia del nuovo cognome
2012, pp. 480, € 22,00
Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l’intreccio inestricabile...

Elena Ferrante
Storia di chi fugge e di chi resta
2013, pp. 384, € 22,50
Elena e Lila sono diventate donne. Lo sono diventate molto presto: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito...

Elena Ferrante
Storia della bambina perduta
2014, pp. 464, € 22,50
Storia della bambina perduta è il quarto e ultimo volume dell’ Amica geniale, la saga italiana che ha avuto più successo in questi anni,...

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News

• Giorgia Lepore vince il Premio Scerbanenco 2025

  Giorgia Lepore, con il suo romanzo Forse è così che si diventa uomini, è la vincitrice del Premio Scerbanenco 2025, ex aequo con l’autore Davide Longo.

• Giorgia Lepore in finale al Premio Scerbanenco 2025

  È con grande soddisfazione che annunciamo che il romanzo di Giorgia Lepore, Forse è così che si diventa uomini, è stato selezionato fra i titoli finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco 2025.

• Sei un insegnante? Abbiamo una copia omaggio per te

  Le nostre proposte per le scuole

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Ultime recensioni

«Quando arrivai a Gaza e vidi il The Beach per la prima volta pensai che, se proprio doveva assomigliare a qualcosa, assomigliava a un tiramisù». La protagonista di Avvoltoi, il romanzo d'esordio della giornalista inglese Phoebe Greenwood, è Sara Byrne, giovane freelance...
— La Repubblica - Robinson, 14 dicembre 2025
Un romanzo che mette il dito sulla memoria scomoda del genocidio ruandese e delle responsabilità francesi su quanto accaduto. Bussi traccia un affresco storico, tra fiction e cronaca, che incrocia tre generazioni e ripercorre una delle pagine più nere della Storia. Gli occhi...
— Io Donna, 13 dicembre 2025
Un occhio caustico e spietato sul giornalismo che racconta le guerre contemporanee: l'autrice, che è stata lei stessa reporter sui recenti fronti più caldi per i più importanti quotidiani britannici, regala molte delle sue esperienze alla sua protagonista Sara Byrne, una ambiziosa...
— Io Donna, 13 dicembre 2025
Michel Bussi, lo scrittore più celebre di Francia, autore di un numero enorme di libri che pubblica quasi ogni anno, gialli o thriller o tutti e due i generi, riscuotendo un enorme successo di pubblico, tradotto in ben 38 paesi, si cimenta ora in un romanzo diverso. Per pubblicare...
— SoloLibri, 13 dicembre 2025
«Ehi, ragazzi, mi sa che se ne sono andati». «Andati?». «Sì, volatilizzati». «Tutti?». «Tutti». «Siamo soli?». «Siamo soli». «Che facciamo?». «Scriviamo». Nasce da due circostanze questo strano libro illustrato (da grandi). La prima è quella che ha fatto trovare...
— Corriere della Sera - 7, 12 dicembre 2025
«W hat a russian story. It's real dostoevity », esclama Dunja Gourman, docente americana di Letteratura russa, quando il futuro marito Jevhen Samars'kyi, appena giunto dall'Ucraina, le racconta una vicenda scabrosa di cui è stato protagonista nella madrepatria. Una storia...
— Avvenire, 12 dicembre 2025
(...) “Nessuno di loro si era neanche mai avvicinato al comando di una fazione di militanti palestinesi. Nessuno aveva mai messo piede nei dintorni di un tunnel del terrore, o visto di persona un arsenale di razzi. Erano tutti scemi o soltanto dei monumentali cagasotto? Per...
— L'Unità, 12 dicembre 2025
Pensate se noi esseri umani sparissimo improvvisamente dalla superficie terrestre. Lasceremmo finalmente il campo libero a loro, agli animali. Mammiferi, uccelli, anfibi potrebbero incontrarsi e discutere da soli. Magari sparlando di quelli che un tempo camminavano su due zampe.
— La Repubblica - Robinson, 7 dicembre 2025

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